Il gasolio autotrazione il king della mobilità pesante

Il gasolio autotrazione il king della mobilità pesante

Il gasolio autotrazione il king della mobilità pesante, caratteristiche, contaminanti e specifiche di riferimento.

Esso si presta bene ai mezzi pesanti grazie alle maggiori percorrenze e la maggiore coppia motrice.

Questo tipo di gasolio ha giovato dello sviluppo tecnologico dei motori a combustione interna ed accensione spontanea, a ciclo diesel.

Numerose sono le innovazioni che si sono indirizzate in questo settore, rendendo il diesel richiesto a larga scala.

Il gasolio autotrazione il king della mobilità pesante, le caratteristiche

I requisiti necessari per poter essere venduto sono definite dalla specifica di riferimento EN 590 emanata dal CEN e recepita in Italia come UNI EN 590.

Alcune caratteristiche che hanno importanza dal punto di vista ambientale, come lo zolfo per esempio, sono state stabilite dall’Unione Europea nella Direttiva 2009/30/CE.

Le proprietà più importanti sono:

  1. il livello di cetano;
  2. le proprietà a freddo;
  3. il CFPP;
  4. la lubricity.

Il livello di cetano segnala la capacità di auto-accensione del gasolio.

Il numero più è alto, più il gasolio si auto-accende nel motore diesel.

Attraverso l’alta temperatura raggiunta nel cilindro al termine della fase di compressione, la combustione miscela aria-carburante si presenta spontaneamente.

Il numero minimo di cetano necessario nei normali gasoli per autotrazione è 51.

Le proprietà a freddo distinguono questo gasolio dagli altri, il punto di intorbidamento è una caratteristica che mostra in gradi centigradi la temperatura che trasforma il carburante in una colorazione più opaca.

Il CFPP invece, è la temperatura in cui il prodotto non scorre più all’interno di un filtro, entro il tempo prestabilito.

Inoltre questo gasolio, ha una capacità lubrificante da sé e grazie alle tecnologie d’avanguardia, un ridotto contenuto di zolfo.

Il problema della contaminazione

Un problema per il gasolio sono i contaminanti, essi possono essere di tipo liquido, solido o batterico.

Il principale liquido è l’acqua, provoca usura precoce, ruggine e non alimenta la combustione.

Specifica di riferimento EN 590: il contenuto massimo di acqua deve essere inferiore a 200 mg/kg, ossia inferiore allo 0,02%.

Tra i contaminanti solidi abbiamo: sabbia, polveri che causano usura precoce ed ostacolano il flusso di alimentazione.

Specifica di riferimento EN 590: massimo di 24 mg/kg.

La contaminazione batterica è da tenere ben sott’occhio, il gasolio è un ottimo ambiente di proliferazione batterica, in particolar modo di muffe.

L’aggiunta stabilita dalla specifica di riferimento EN 590 è del 7% di biodiesel.

Il problema principale è che caratteristiche “viventi” nel gasolio, generano alghe nere gommose che col tempo otturano la pompa adibita al prelevamento del gasolio dal serbatoio.

Il gasolio autotrazione il king della mobilità pesante ultima modifica: 2021-03-30T10:40:58+00:00 da Roberto Iozzo
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