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Bonifica cisterne Roma. Cosa devi fare per mantenere pulite le tue cisterne.

Una delle operazioni di manutenzione da fare periodicamente alle cisterne o serbatoi che contengono gasolio è la pulizia con prodotti appositi per la rimozione di micro organismi e alghe che si formano e possono intasare i filtri e danneggiare le pompe.

Il problema delle alghe nei serbatoi e nelle cisterne gasolio.

Infatti i carburanti come il gasolio, biodisel, o gasolio agricolo, favoriscono lo sviluppo di questi micro organismi e di altri batteri, morchie e biomasse che possono rappresentare come accennato prima una criticità sia per i serbatoi e le cisterne, ma anche per chi usufruisce del gasolio per rifornire i mezzi.

Come intervenire per eliminare le alghe nel serbatoio

Per contrastare gli effetti della formazione batterica dopo un attenta analisi è possibile utilizzare uno speciale additivo, il biocida adatto all’intervento di trattamento dei combustibili. I batteri infatti si nutrono degli idrocarburi presenti nel gasolio, ne variano la qualità, e producono anidride carbonica e materiale di scarto che si accumula nel fondo del serbatoio formando dei fanghi e biomasse.

Richiedi una sopra luogo per la manutenzione della tua cisterna

Contattando lo staff di New Energy Srls potrai ricevere un sopra luogo e un analisi dello stato della tua cisterna, e successivamente procedere con la bonifica. A lavori ultimati saranno rilasciate certificazioni di avvenuta bonifica, la documentazione dello smaltimento dei fondami e certificazione della prova di tenuta.

Cisterne gasolio Roma: 3 cose da sapere se devi installare una cisterna di gasolio

Cisterne gasolio Roma: Cosa devi sapere.

L’installazione di un serbatoio di gasolio fuori terra richiede una notevole accuratezza nella progettazione, e una serie di misure preventive e norme da rispettare. Le cisterne o serbatoi devono essere in grado di supportare agenti atmosferici, atti vandalici e molto altro ancora, oltre ad essere installate e certificate da un azienda in possesso dei requisiti di legge, che possa garantire il lavoro svolto.

Il Decreto “Cura Italia” ha imposto misure per il settore dell’autotrasporto merci. Fra queste l’obbligo di denuncia di esercizio da parte dei possessori delle cisterne di gasolio, che è scattato il 1° gennaio 2021.

L’obbligo di denuncia per le imprese che utilizzano un proprio “distributore privato” per il rifornimento di carburante è previsto dal D.L. 26 ottobre 2019 n. 124, convertito nella Legge 157/2019 ­ Testo Unico Accise (art. 5, comma 1, lettera c). Le disposizioni introdotte non riguardano solo i nuovi distributori, ma anche quelli già in uso presso le aziende.

Cisterne gasolio Roma:Cosa cambia per le imprese

Prima dell’entrata in vigore del decreto, l’impresa che utilizzava un distributore privato di carburante era esentata da obblighi di registrazione e da qualsiasi altro obbligo, se la capacità della cisterna utilizzata era inferiore ai 10 mc. (ossia 10.000 litri). Le nuove norme invece abbassano gli obblighi sopra citati ai limiti di 5 mc. (ossia a 5.000 litri).

Le imprese dotate di serbatoi di capacità globale superiore ai 5 metri cubi dovranno infatti essere dotate di licenza fiscale (da richiedere all’Ufficio delle Dogane) e provvedere alla tenuta dei registri di carico e scarico.

Quest’obbligo, inizialmente prorogato al 30 giugno 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus, è stato ulteriormente posticipato con il Decreto Cura Italia al 1° gennaio 2021.

Affidati a New Energy Srl per la tua cisterna di gasolio e per il rifornimento della stessa.

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Gasolio a Roma: Scopriamo il costo del carburante nella capitale

I prezzi dei carburanti tornano a salire a Roma e in tutta la penisola, con la benzina che costa ai distributori una media di circa 1,733 al litro, e il gasolio circa 1,598 euro al litro.

Un aumento che danneggia le famiglie le quali, oltre a sostenere i costi per i rifornimenti di carburante, subiscono anche gli effetti indiretti sul prezzo al dettaglio.

Per un pieno. di benzina si spendono in media 14,1 euro in più rispetto al 2021, e circa 13,6 euro per un pieno di gasolio.

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Immatricolazione trattore agricolo: Come bisogna muoversi per attuarla

Immatricolazione trattore agricolo Come bisogna muoversi per attuarla

Immatricolazione trattore agricolo: Come bisogna muoversi per attuarla, dopo l’acquisto del prodotto è necessario procedere con l’immatricolazione.

Per poter far circolare le macchine agricole, bisogna essere muniti di targhe e documenti, secondo le norme del Codice della Strada.

I trattori stando all’articolo 57 C.d.S. fanno parte delle “Macchine agricole”, in quanto:

“macchine a ruote o a cingoli destinate ad essere impiegate nelle attività agricole e forestali e possono, in quanto veicoli, circolare su strada per il proprio trasferimento e per il trasporto per conto delle aziende agricole e forestali di prodotti agricoli e sostanze di uso agrario, nonché di addetti alle lavorazioni; possono, altresì, portare attrezzature destinate alla esecuzione di dette attività.”

Perciò come procedere?

Immatricolazione trattore agricolo: Come bisogna muoversi per attuarla

Innanzitutto bisogna rivolgersi all’Ufficio Motorizzazione Civile del proprio territorio di riferimento e presentargli la richiesta.

Seguendo l’art 294 del DPR 495 del 1992, l’ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C. possiede le competenze anche per il rilascio della carta di circolazione, nonché per il certificato di idoneità tecnica alla circolazione.

Prima di poter attuare l’immatricolazione, è necessario essere al possesso di determinati documenti, vediamo quali:

  • Dichiarazione per le operazioni relative alle macchine agricole
  • Dichiarazione di conformità in originale, più eventuali allegati tecnici
  • Fotocopia dei documenti d’identità e dei codici fiscali dei proprietari a vario titolo
  • Fattura originale in visione dell’acquisto macchina agricola e una fotocopia, con eventuale contratto di leasing in originale
  • Copia della visura o certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, completo di codici di attività, oppure un’autocertificazione
  • In caso siano presenti dei comproprietari sarà necessario compilare anche il modello 16
  • Domanda per operazioni relative ai veicoli a motore e loro rimorchi, da compilare a partire dal modulo DTT2119

Inoltre sono necessarie le ricevute dei versamenti effettuati per la legge, differenti in base alla macchina.

Per le macchine agricole, e quindi per i trattori, sono necessari i versamenti si:

  • 32€ sul conto corrente 4028
  • 18,37€ per i trattori (oppure 19,32€ per le macchine trainate) sul conto corrente 121012
  • 10,20€ sul conto corrente 9001

Ottenuti tali documentazioni, gli uffici di competenza sapranno indirizzarvi e svolgere le opportune procedure.

Per rimanere aggiornati sui costi, moduli ed ottenere le informazioni più pertinenti, è opportuno consultare sempre l’Ufficio Motorizzazione Civile in questione.

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Contabilizzazione del calore informazioni utili per fare scelte convenienti

Contabilizzazione del calore informazioni utili per fare scelte convenienti

Contabilizzazione del calore informazioni utili per fare scelte convenienti ed essere consapevoli delle norme che sono applicate.

Nei condomini, per gli impianti di riscaldamento centralizzati, è obbligatorio dalla legge (D.L. 102/2014).

Per il riscaldamento autonomo non è obbligatorio ma si consiglia di essere provvisti di un sistema di contabilizzazione del calore in modo da avere un risparmio energetico ed economico.

Analizziamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sulla contabilizzazione del calore.

Contabilizzazione del calore: quale sarà la scelta più conveniente?

Nel settore degli interventi per contenere i consumi energetici, la contabilizzazione del calore è uno strumento di ampio interesse.

Questo, permette di organizzare in maniera di autonoma indipendenza, il riscaldamento degli edifici che hanno in dotazione un impianto centralizzato.

O anche nel caso in cui siano allacciati ad un‘utenza centralizzata di teleriscaldamento.

Recentemente, fino a qualche anno fa, la ripartizione dei consumi si applicava in maniera poco equa, basandosi su criteri approssimativi.

In tal modo si ottenevano risultati scorretti che non tenevano conto dei reali consumi dei condomini.

Nel modo autonomo, in cui il singolo utente può regolare la temperatura e i consumi del proprio immobile, quest’ultimo pagherà solo l’effettivo utilizzo del riscaldamento.

In Italia è partito così il via a installazioni di impianti autonomi di riscaldamento per ogni appartamento, singolarmente.

In questo modo si ha il vantaggio di poter gestire in maniera indipendente i tempi d’accensione e temperatura, però d’altro canto i costi di installazione e gestione saranno maggiori.

Infine, l’adozione più vantaggiosa è quella di un sistema centralizzato con contabilizzazione del calore e termoregolazione.

In tal modo ci saranno i vantaggi dell’impianto centralizzato, come l’autonomie di scala con minor costi, e vantaggi sull’impianto singolo perciò autonomia e indipendenza.

Il risparmio energetico attraverso la contabilizzazione si ottiene solo se, il singolo utente ha la possibilità di agire indipendentemente e variare i consumi in concomitanza alle proprie necessità.

Per tanto assieme alla parola contabilizzazione del calore, sono racchiusi il concetto di termoregolazione e contabilizzazione individuale.

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Diesel e additivi che cosa sono e l’azione che svolgono

Diesel e additivi che cosa sono e l'azione che svolgono

Diesel e additivi che cosa sono e l’azione che svolgono, facciamo luce sulle azioni da compiere e le cose da sapere, le tipologie e funzioni.

Le proprietà degli additivi e le caratteristiche di esse, in che modo vengono impiegati? Quanto sono importanti?

Diesel e additivi: le tipologie

Gli additivi sono importantissimi per la pulizia degli iniettori, in modo da garantire sempre efficienza ed efficacia al motore.

Ce ne sono di diverso tipo, scelti in base al motore e all’utilizzo.

Per esempio è essenziale scindere due differenti tipologie di additivo: protettivo e pulitore.

L’additivo protettivo svolge un lavoro che evita formazioni sugli iniettori di depositi e incrostazioni.

Questo additivo però è efficace con il sistema di iniezione pulito, non svolge un lavoro di pulizia.

L’additivo pulitore impedisce ai depositi carboniosi di formarsi sugli iniettori.

Quest’ultimo risolve anche i problemi di “sporcizia”.

Additivi perché sono importanti per il motore?

Le stringenti normative dell’Unione Europea sulle emissioni, stanno facendo in modo di equipaggiare i sistemi di alimentazione in maniera più complessa ed attenta.

Gli impianti di iniezione dei motori turbodiesel, però , sono costosi e complicati nella manutenzione, quindi è consigliato utilizzare periodicamente un additivo.

Questo per contribuire all’efficienza dell’impianto di iniezione ed a lasciarlo sempre pulito.

Inoltre è da tener presente che ad ogni rifornimento di carburante, ci si scontra con piccole quantità di sabbia(in sospensione) e acqua(in emulsione) che si depositeranno nel motore.

Oltretutto la direttiva europea 2003/30/CE, in favore di un minore impatto ambientale, ha prescritto che tutte le tipologie di gasolio per autotrazione devono contenere una percentuale di biodiesel nell’ordine del 15%.

Questo comporta che nelle cisterne e nei serbatoi si formano dei batteri, essi danno vita a depositi, che con il tempo condizionano negativamente le prestazioni dei motori diesel.

Per evitare ciò, è essenziale possedere un filtro del gasolio di qualità OE e sostituirlo con la cadenza prevista dalla casa costruttrice, visibile nel libretto di uso e manutenzione.

Gli esperti consigliano di effettuare un trattamento di protezione ad ogni tagliando.

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Filtro gasolio cos’è e quando necessita di essere sostituito

Filtro gasolio cos'è e quando necessita di essere sostituito

Filtro gasolio cos’è e quando necessita di essere sostituito? In molti lo chiamano filtro carburante ma non tutti sanno il lavoro che svolge.

Quando necessita di sostituzione? Ci sono segnali che possono darci qualche indizio.

Analizziamo lo “sporco” lavoro effettuato da questo oggetto e la sua manutenzione!

Filtro gasolio cos’è e quando necessita di essere sostituito

Questo filtro svolge un lavoro importantissimo, ovvero quello di filtrare il carburante e restituirlo puro.

Se ciò non accadesse, il combustibile utilizzato non permetterebbe all‘auto di azionarsi in maniera performante, farebbe fatica e causerebbe problemi al motore.

Il filtro cilindrico è presente nelle auto a diesel, questo rende il gasolio privo di impurità, garantendo un buon circolo nel motore e durata vitale maggiore degli iniettori e della pompa.

Visto il ruolo principale che svolge, è importante controllare la sua pulizia e funzione.

Se quest’ultimo avesse delle problematiche, è necessario pulirlo o sostituirlo affinché funzioni adeguatamente.

I propulsori del diesel sono più esposti al rischio di sporcarsi poiché sono presenti dei sistemi d’iniezione common rail ad alta pressione molto sensibili alle sostanze contaminanti.

Le sostanze contaminanti spesso si trovano accidentalmente all’interno del carburante, come nel caso dell’acqua presente nel fondo delle autocisterne.

Per questo è necessario fare dei controlli periodici in modo da evitare rischi, pericoli e malfunzionamenti.

Ogni quanto effettuare un controllo e quali sono i segni d’allarme?

Oggi ogni auto nel proprio tagliando di manutenzione ha allargato i tempi, ma i meccanici, consigliano in ogni caso di effettuare il cambio olio motore e filtro almeno una volta l’anno.

La ragione è che questi due elementi elencati di sopra, sono essenziali per garantire stabilità e maggior vita all’auto ma allo stesso tempo, nelle auto più recenti, ormai si consiglia di effettuare dei controlli dopo 6 anni o 90 mila chilometri.

Dei segni d’allarme che però possono indirizzarvi ad effettuare un controllo, prima di questi due fattori, sono i seguenti:

  1. L’auto è lenta: se il filtro gasolio è sporco e non c’è alcun aumento del consumo di carburante, l’impianto di alimentazione a valle lavora di più e si riduce il flusso di gasolio, quindi l’acceleratore non risponde di consueto;
  2. Erogazione e prestazioni, per esempio durante un sorpasso, in salita o in accelerazione il motore perde colpi;
  3. Complicanze ad avviare il motore, in particolar modo dopo soste di lunga durata;
  4. Usura precoce del sistema di alimentazione, e perciò spegnimenti frequenti del motore.

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Il giusto carburante è essenziale non sbagliare tipologia

Il giusto carburante è essenziale non sbagliare tipologia o saranno guai.

Spesso ci si sbaglia nel momento del rifornimento ma potrebbe essere un gran danno questa disattenzione.

Non tutti i motori funzionano con lo stesso carburante pertanto prestate attenzione e informatevi sul vostro macchinario.

Approfondiamo insieme rischi e pericoli nella scelta del carburante errato.

Il giusto carburante è essenziale non sbagliare tipologia , che ripercussioni avrà l’errore?

Sbadatamente o inconsapevolmente può accadere di sbagliare accidentalmente il rifornimento di un mezzo di trasporto, ma cosa può comportare questo errore?

Un tempo era più probabile sbagliare con i beccucci della pompa molto simili fra loro, oggi è diventato più raro ma non impossibile.

Se per errore ci si imbattesse nell’aver messo la benzina in un motore a diesel i guai possono essere grandi.

La benzina nel motore a diesel distrugge lo strato lubrificante.

Anche con pochi litri di benzina si possono provocare bloccaggio del sistema d’iniezione e inerzie in quello della pompa di gasolio.

La benzina ha una composizione molto diversa dal gasolio ed è molto rischioso avere un incidente del genere.

Se non ve ne accorgeste in tempo ed accendeste la vettura il motore comincerà a produrre una serie di rumore rapidi e secchi nonché contraccolpi violenti.

A questo punto molto sarà danneggiato tra cui iniettori, valvole, filtri , parti da sostituire completamente.

Il prezzo per riparare il danno sarà abbastanza salato.

In caso non accendeste l’auto, sarà il caso di chiamare immediatamente un carro attrezzi e far fare un controllo generico da un esperto.

Generalmente viene svuotato il serbatoio e con 200-300 euro il danno sarà risolto.

Nel caso in cui il vostro mezzo fosse munito di filtro antipolline (FAP o DPF) dovete prestare assoluta attenzione al momento del rifornimento perché la benzina, in questo caso, può causare l’incendio del filtro e del motore.

Gasolio in un motore a benzina ripercussioni più lievi

L’incidente di introdurre gasolio in un motore a benzina porterà comunque conseguenze ma in questo caso meno gravi.

Il gasolio introdotto in quantità limitate all’interno del motore può essere rimescolato con la benzina.

Mettendo pochi litri di gasolio potreste fare il pieno con la benzina.

Arrivati a metà serbatoio mettete ulteriore benzina, in questo modo il gasolio si amalgamerà con la benzina.

Non starà al massimo il motore ma non ci saranno danni irreparabili.

In caso contrario, se aveste messo molto gasolio all’interno della vettura dovrete chiamare un carro attrezzi e non accendere il motore.

Dovrete far svuotare subito il serbatoio, far monitorare lo stato della pompa benzina, degli iniettori e anche delle camere di combustione.

Nel carburante è presente un olio che impiastra le candele di accensione e successivamente la marmitta catalitica , nonché la sonda lambda.

Prestate attenzione e tutto sarà risolto, per consigli ed acquisti contate pure sul supporto di New Energy Gasolio Roma, affidabili e presenti 24h su 24h.

Veniteci a consultare!

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